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«La riflessione non va oltre lo stato preliminare. Non si riesce a vivere oggettivamente il mondo attraverso il paragone, ma solo uscendo da se stessi, concedendo a se stessi di precipitare.» Anselm Kiefer

Respirazione artificiale – Ricardo Piglia

respirazione artificiale

RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
Ricardo Piglia
Traduzione di Gianni Guadalupi
SUR 2012

Libro ostico, complicato e faticoso, denso di dialoghi nervosi fatti da voci che si accavallano, spesso si confondono e si scalciano per farsi largo in un vuoto notturno e indefinito. Ma anche libro potente che lentamente, dal groviglio di voci frantumate, fa emergere un disegno grandioso, il disegno della storia argentina ed europea, quest’ultima come un riflesso sporco che ha illuminato di luce opaca le schiene di uomini in fuga e continua a mandare i suoi bagliori, essenziali ma venefici, sulle sponde del Rio della Plata.

Sorprende Ricardo Piglia. Sorprende chi, come me, pensava di aver capito il modo speciale e inimitabile degli scrittori argentini di narrare storie che ruotano sempre intorno a Buenos Aires, e non avrebbe potuto essere altrimenti per chi si è trovato schiacciato tra due grandi vuoti, quello dell’oceano e quello delle pampas, mescolando le ombre di una notte interminabile e i chiarori arsi di un sole feroce, mescolando anche, e soprattutto, il senso dell’esilio dalle lontane radici europee con il senso della patria sudamericana. È questo intruglio di contraddizioni che rende grandissimi gli scrittori argentini.

Poi però arriva Ricardo Piglia con Respirazione artificiale a squinternare la costruzione pulita e ordinata. Uno dei pochi scrittori e intellettuali che non scelsero l’esilio durante la dittatura ma resistette immerso nel fango. Arriva Ricardo Piglia con un libro spigoloso, nevrotico, tutto rivolto all’interno, verso le viscere di una folla di voci che si sfogano durante una lunga notte insensata, di attesa vana di una persona inesistente.

Piglia racconta una storia europea, mitteleuropea, per lo stile e la ricerca del tormento di voci incomunicanti. Non una storia argentina. Ma questo è l’involucro, la corazza ostica di questo libro che sembra scritto apposta per scalciare via i lettori che incautamente gli si avvicinano. Poi viene il resto. I frammenti a poco a poco si compongono, dal grumo caotico si affaccia lentamente un disegno, un disegno grandioso, appunto, il volto della storia.

Respirazione artificiale è un grande libro che contiene il senso profondo della storia, della letteratura e della cultura dell’Argentina, dolorosamente cresciute tra la forza primitiva, brutale e selvatica dei gauchos e l’ombra persistente dell’Europa, con la sua grandezza culturale e i suoi orrori abissali.

Piglia è immerso nella cultura europea, nella sua filosofia, letteratura e arte, ma è anche profondamente argentino e di questo contrasto insanabile ne fa un romanzo per gran parte difficile, contratto da spasmi nervosi che però nel finale si apre in una prospettiva storica abbagliante, un lungo monologo di uno dei protagonisti, Tardewski, intellettuale polacco esule di guerra. Il monologo, strepitosamente bello, emozionante, annoda fili su fili, disegna parabole intellettuali vertiginose, da Dialogo sul metodo di Cartesio a Mein Kampf di Hitler passando per Kafka e Joyce, un filo logico forse folle forse lucido che avvolge la grande cultura con i grandi orrori, li unisce indissolubilmente, dal cogito di Cartesio al delirio di sangue di Hitler e da questo al Gregor Samsa di Kafka; la storia dell’Argentina che disegna Piglia si contorce in fremiti nevrotici come un rottame scaricato sulla battigia e scosso dal riflusso del grande oceano della storia europea.

Libro necessario per chi ama la letteratura argentina.

Sono
l’equilibrista che
in aria cammina
scalzo
sopra un filo spinato.

2 commenti su “Respirazione artificiale – Ricardo Piglia

  1. lalo cura
    4 novembre 2016

    [OT: fiondati verso Aira & Laiseca!]

    • 2000battute
      4 novembre 2016

      Aira prima o poi so che lo leggerò. Laiseca mi manca, cerco di capire chi è

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Questa voce è stata pubblicata il 9 novembre 2013 da in Autori, Editori, Piglia, Ricardo, SUR con tag , , , , .

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